Scent of the Sea – Chapter 2
ALL LANGUAGES 👇
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=602701974013737&id=276785086605429


POST 2
ANNO 1968 (LA PROFEZIA) – 🔮 SCENT OF THE SEA 🔮
Era il 4 aprile dell’anno 1968. In una casa popolare di Cesano Boscone, città di periferia dell’hinterland Milanese, viveva la maga Adsa. Erano le ore diciotto e trentacinque e la chiaroveggente era appena rientrata in casa, dopo aver trascorso il pomeriggio nel centro di Milano.
Andò dalla sua amica estetista americana e dalla sua parrucchiera di fiducia. Aveva anche fatto delle compere: acquistato dei foulard colorati, un paio di pantofole rosse e del cibo dal droghiere. Non appena giunse in cucina, accese la radio Telefunken prima di mettere le provviste nella credenza. L’apparecchio ci mise tre minuti per mettersi in funzione e Adsa, non appena sentì il fruscio dello stesso, sintonizzò il canale sul 6, riservato per eventi particolari. La maga sapeva che quel canale doveva trasmettere una notizia tragica in quanto, la notte precedente, aveva fatto un sogno premonitore.
Lo speaker radiofonico fece l’annuncio in diretta:
“Buonasera cari radioascoltatori dobbiamo purtroppo darvi l’annuncio di una tragica notizia. Abbiamo appena appreso dai media americani che è stato assassinato Martin Luther King. È morto sul colpo, sotto gli spari d’arma da fuoco. Il pastore protestante si trovava su un balcone del Lorraine Motel Memphis, Tennessee, poco prima di recarsi a un incontro in una chiesa locale. Guida del boicottaggio dei mezzi pubblici dopo l’arresto di Rosa Parks nel 1955, divenne leader nazionale del movimento anti razziale. La forza delle sue richieste esplose nella grande manifestazione per i diritti civili del 28 agosto 1963. In quell’occasione, davanti a una folla di duecentomila persone radunate a Washington, pronunciò il famoso discorso dell’ – I have a dream -.
La legge per i diritti civili venne approvata il 10 febbraio 1964. Nel dicembre dello stesso anno Martin Luther King venne insignito del premio Nobel per la pace. Fu uno dei più importanti e influenti attivisti politici a difesa degli afroamericani dopo Abraham Lincoln …”
La maga Adsa spense la radio e andò in soggiorno a sedersi sulla poltrona per meditare. Guardò l’orologio da parete che segnava le ore diciotto e cinquantacinque. Mancavano cinque minuti per l’appuntamento con una nuova cliente. Le vennero in mente altri avvenimenti drammatici che aveva presagito nei suoi sogni: la notte prima del 4 agosto dell’anno 1962 aveva sognato, proprio nei minimi particolari, la morte di Marilyn Monroe. E solo lei sapeva la verità, ovvero che non morì a causa di un’overdose volontaria di barbiturici ma fu costretta a ingerirli. Solo Adsa sapeva chi fu il mandante dell’omicidio. Inoltre, la notte prima del 22 novembre dell’anno 1963 sognò l’uccisione di John Fitzgerald Kennedy mentre viaggiava con la moglie Jacqueline, a bordo della limousine presidenziale Lincoln Continental nella Dealey Plaza. Anche in questo caso sapeva chi fu il mandante dell’omicidio.
La questione che rammaricava tanto la chiaroveggente stava nel fatto che lei prevedeva gli avvenimenti drammatici della storia, ma se li avesse svelati, comunque non l’avrebbero mai creduta. Se anche nel momento in cui l’avessero presa sul serio e avrebbero avuto dimostrazione che lei prevedesse veramente il futuro, comunque la sua vita sarebbe stata un inferno. La maga sicuramente sarebbe stata invischiata in affari loschi di stato, spionaggio…et cetera. Adsa scelse di vivere tranquilla e di mettere in pratica il suo dono, per il bene della gente comune. La gente del luogo in cui viveva. In fondo, in fondo pensava che la gente celebre, insigne non avesse necessità del suo aiuto; già essi erano stati prediletti dagli Dei e pertanto il destino doveva fare liberamente il suo corso.
Dopo tutte queste considerazioni, la maga si alzò dalla poltrona e andò in anticamera nei pressi del citofono Urmet in bachelite, in attesa che suonasse. Constatando che la sua prima cliente non era ancora giunta all’appuntamento, andò a guardarsi allo specchio a tutta parete in anticamera.
“Bene! È stata proprio brava la mia amica estetista Katie:
Ho gli occhi truccati di nero ben marcati e il viso ben ricoperto di fard rosso…”
Adsa aveva una “griffe” di trucco ben precisa, in quanto doveva incutere il giusto timore reverenziale nei confronti dei suoi clienti, soprattutto quelli nuovi. In tal modo, le riusciva meglio la chiaroveggenza, era più facilitata nel suo prezioso mestiere. Finalmente suonò il citofono e la maga, senza neanche chiedere chi fosse, alzò la cornetta e disse: Terzo piano, porta di fronte alla rampa di scale.
La prima cliente, Martina Chantal, arrivò alla porta e chiese permesso. Entrata nel corridoio in penombra non trovò nessuno ma sentì una voce provenire dalla profondità dello stesso:
«Venga, venga pure in fondo al corridoio, sulla destra ed entri nella stanza».
La donna entrò nella camera, c’era meno oscurità e vide chiaramente la maga nel suo aspetto ambiguo, seduta davanti a un tavolo rotondo sul quale c’era posta una abat-jour in ottone che la illuminava.
Adsa disse:
«Prego Chantal si accomodi pure sulla sedia, so già tutto di lei».
La ragazza, con sguardo scettico e allibito si sedette di fronte alla chiaroveggente che le disse:
«Su, dai Chantal non abbia paura, so che è molto sospettosa e impaurita, ma si deve fidare di me».
Mentre la maga le disse queste parole, entrò in trance e si mise a sfiorare con le mani, in senso circolare, una sfera di cristallo che stava davanti a lei sul tavolo. Martina Chantal era restia ad andare da un’indovina, ma era oramai la sua extrema ratio. Era affetta da una malattia rara che gli divorava lentamente il corpo. Mangiava in continuazione ma perdeva peso sempre di più. Era diventata uno scheletro vivente ricoperto solo dalla pelle. Voleva sapere quanto tempo le mancasse da vivere. Se effettivamente non ci fosse stata più via di uscita dal tunnel, avrebbe speso quegli ultimi spiccioli, che le rimanevano, per esaudire un ultimo desiderio prima di morire, finché le forze che aveva in corpo gliele consentissero.
Adsa era molto concentrata davanti alla palla di cristalli di Rocca e dopo alcuni minuti cominciò a contestualizzare la previsione del futuro di Martina:
<<Vedo che guarirai, si, sicuramente guarirai dalla tua malattia rara. Dovrai andare all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano e chiedere espressamente del dottor Bastioni Roberto. Lui sarà in grado di guarirti. Domani mattino presto vai subito in quell’Ospedale, costi quel che costi, non perdere tempo, perché ti rimangono ancora pochi mesi di vita. Poi vedo, vedo…>>
La maga ebbe un attimo di mancamento per l’emozione:
<<Vedo che in Ospedale conoscerai, nei giorni di ricovero, un uomo bellissimo biondo, di origini tedesche. Ti innamorerai ciecamente di lui e farai un figlio sano, forte, intelligente e bellissimo e poi vedo, vedo…>>
Adsa ebbe un altro mancamento che però durò più minuti di quello precedente. Mentre Martina Chantal la guardò sempre di più con sguardo scettico. La maga si riprese e concluse dicendo:
<<Nell’anno 2063, dalla tua stirpe nascerà una bellissima bambina, con i capelli ricci, biondissimi e occhi verde smeraldo. Lei, insieme a sua madre e a un vecchio uomo, cercheranno di salvare l’umanità intera.>>
Martina vide che la maga Adsa aveva terminato e le chiese quanto le doveva, ma lei rispose:
«Niente carissima! Anzi ti sono grata perché oggi mi hai reso partecipe di un avvenimento epico, storico per l’umanità.>>
#carlobianchiorbis
Si parla dei profeti che vissero dalla notte dei tempi e pertanto si tratta di millenni or sono. Ma probabilmente ci sono profeti anche al giorno d’oggi, a nostra insaputa. Profeti che potrebbero essere della porta accanto.
ALL LANGUAGES 👇
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=602701974013737&id=276785086605429
Racconto fantastico
"Mi piace"Piace a 1 persona
Forte il personaggio Maga Adsa
"Mi piace"Piace a 1 persona
#carlobianchiorbis sempre emozionante
"Mi piace"Piace a 1 persona