>CAPITOLO 22< GREEK LOVE

Greek Love – L’Amore Greco – Chapter 22

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Arrivammo al porto dell’isola di Kos mentre si vedeva chiaramente che la luce del tramonto si rifletteva sul mare dipingendolo di rosso vivo. Le onde s’infrangevano lentamente sulla spiaggia a est in un moto continuo e instancabile, bagnando la riva con la sua spuma bianca. Vidi in lontananza a nord-ovest, fin dove si perdeva l’occhio, il mare e il cielo che si fondevano creando un unico sfondo.
Durante il viaggio ci addormentammo tutti quanti. Il rumore costante, in sottofondo, del motore dell’imbarcazione che ondeggiava sul mare Egeo, fece l’effetto soporifero su di noi. Io fui il primo a svegliarmi, pochi minuti prima dell’arrivo a destinazione e, stando seduto, osservai Iris che stava ancora dormendo con gli avambracci sotto il suo viso. Era incantevole, adagiata lungo due ampi sedili attigui, con i piedi scalzi ed ebbi la forte tentazione di andare a svegliarla, dandole un bacio sulla guancia. E poi calzarle le scarpe da vela bianche, non prima di averle accarezzato delicatamente i piedi.
Non appena pensai a quel piacevole desiderio, lei aprì gli occhi, mi osservò e mi sorrise. Io mi sentii arrossire e, molto impacciato, le sorrisi anch’io non facendone però, probabilmente, uno dei miei migliori, a causa sempre della mia maledetta timidezza. Poi arrivò Aniketos che ci comunicò che eravamo quasi arrivati al porto di Kos svegliando anche Giulio e Dímitra e spezzando il muto incantesimo surreale che si stava creando fra me e Iris.

Quando uscimmo dall’aliscafo e mettemmo i piedi sulla terraferma, sia io che Giulio rimanemmo stupiti dalla bellezza del luogo e Iris ci fece la gradevole sorpresa di descriverci l’ambiente circostante e l’aspetto storico del porto. E la sua voce aveva un tono molto piacevole alle mie orecchie:

“Per circa 2000 anni, il porto di Kos ha svolto un ruolo molto importante nella vita dell’isola, prima come centro di scambi commerciali e, più recentemente, come punto di accesso del flusso turistico, ma ha saputo mantenere intatto il suo fascino e la sua tipicità, come potete notare. Potete anche notare là, oltre le taverne, bar e ristoranti, le rovine di un castello che si erge maestoso più in alto. È un complesso medievale fortificato, di cui ci restano appunto le rovine e fu costruito in posizione panoramica sul mar Egeo e sul porto dai Cavalieri di San Giovanni come difesa dagli attacchi dell’Impero Ottomano.
Mura e torrioni del castello risalgono al 1315 e sono ancora oggi visitabili, come l’intero edificio, e la vista e le emozioni che si godono da lì sopra sono unici. Al suo interno si trova anche un museo che espone alcuni dei ritrovamenti archeologici del sito.
Ci sono altri luoghi storici poco distanti dal porto, come l’antica Agorà che conserva le rovine di alcuni templi e un antico anfiteatro di epoca romana…”

Bellissima, voce carezzevole e parecchio charme nel suo raffinato modo di camminare. Insomma una Dea.

” … Qui ci troviamo nel capoluogo dell’isola che si chiama Coo ed è Kos in greco e quindi è la città omonima dell’isola. E siamo su un’isola che è spartiacque dell’arcipelago del dodecaneso, isola greca ma più vicina alla Turchia che al continente greco: sono tanti i motivi che
possono indurre i turisti a visitare l’isola di Coo e la città omonima suo capoluogo, un concentrato di storia e turismo quasi senza pari in Grecia. Coo è la città di Ippocrate, il padre della medicina, che qui ha passato la sua vita; molto tempo si dice l’abbia speso seduto a pensare sotto il platano che ancora porta il suo nome, e che dunque ha la sua età ed è a buon diritto considerato l’albero più antico d’Europa (visitabile, e offre un bello spettacolo).
Ma è anche la città abitata e profondamente cambiata dai Cavalieri di San Giovanni, già padroni di Rodi, che dall’inizio del 1500 ne cambiarono il volto costruendo fantastici palazzi visitabili ancora oggi. E ci tengo a dirvi che è anche, in piccola parte, l’isola degli italiani, che qui regnarono per la prima metà del Novecento e costruirono anche loro numerosi edifici.
Ecco perché visitare Coo significa fare un excursus temporale e culturale lungo più di 2000 anni. Nel cuore della città, infatti, troviamo, come già detto, i resti dell’antica Agorà, le terme di epoca romana, il gymnasium, l’odeon, la casa romana, i quartieri italiani edificati negli anni ’30 del secolo scorso e tanto, tanto altro ancora.”

Camminando e camminando, pian piano, ci trovammo, senza nemmeno accorgerci, davanti all’ingresso della grande casa sul mare di Dimitra. L’anfitrione greco ci accolse, facendo ironicamente l’inchino davanti al cancello. Lasciammo naturalmente entrare per prima Iris, mentre la madre la osservò con sguardo di intensa ammirazione.

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2 commenti

  1. Renato ha detto:

    Supertop

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  2. Andrew ha detto:

    Bella l’isola di Kos❤️

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